mercoledì 14 luglio 2010

Frattali e poi...












Ogni generazione dello sviluppo frattale aggiunge complessità evidente, ma non richiede ulteriori informazioni progettuali. Un frattale probabilistico aggiunge a questo l'elemento dell'incertezza. La biologia utilizza lo stesso principio. I geni forniscono le informazioni di progetto, ma i dettagli in un organismo specifico sono di molto superiori alle informazioni genetiche di progetto. Il cervello, ad esempio, ha probabilmente dei principi di progetto che contengono molta meno informazione rispetto alle strutture estremamente dettagliate che l'informazione genetica realizza attraverso questi processi iterativi di tipo frattale.

Tutta la nostra biologia funziona grazie a sequenze lineari di coppie di basi del DNA a 2 bit, che a loro volta controllano la sequenziazione di venti aminoacidi nelle proteine. Filamenti di DNA che si autoreplicavano hanno fornito un metodo digitale per registrare i risultati degli esperimenti dell'evoluzione.

Forse la realtà, alla sua base, non è costituita da particelle e campi, ma da bit modificati secondo regole computazionali? Al livello di complessità più fondamentale un processo informativo esegue quella che chiamiamo fisica per poi passare alla chimica ed alla biologia che sono sostanzialmente elaborazione di informazione. Sistemi autoorganizzanti partono con reti semplici, ma si organizzano in modo da produrre un comportamento "intelligente".

Devo dire che comincio già ad apprezzare la possibilità concisa di organizzare idee e pensieri che dà il metterli per iscritto su di un qualsiasi supporto... sfortunatamente per chi legge non sono mai riuscito a tenere un piccolo diario o una agenda per cui ECCO QUESTO BLOG! :-)

Alla prossima...

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