mercoledì 14 luglio 2010

Il mondo è la molteplice infinità di qubit?

La massa della materia ordinaria è l'energia contenuta nei componenti più elementari, in sé privi di massa (quark e gluoni). m=E/c^2 , l'inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia, suggerisce la possibilità di spiegare come avviene che la massa emerga dall'energia.

Ciò che percepiamo come spazio vuoto in realtà è un mezzo la cui attività modella il mondo. Non ci sono ingredienti di partenza, a parte lo spazio vuoto. L'ingrediente primario della realtà brulica di attività quantistica spontanea (particelle virtuali, che possono schermare od antischermare una sorgente) ed imprevedibile. Per osservarlo è necessario perturbarlo (misurarlo). Se guardiamo con una risoluzione elevata nello spazio e nel tempo per vedere che cosa accade nello spazio vuoto troviamo molti risultati possibili. Ogni osservazione comprende una possibilità che compare, moltiplicata per una certa ampiezza di probabilità, in una funzione d'onda. La teoria del caos prevede che piccole incertezze nella nostra conoscenza del mondo introdurranno incertezze molto grandi in ciò che potremo dedurre sullo stato del mondo. Se troviamo configurazioni stabili, localizzate, di energia, abbiamo "calcolato" particelle stabili. Le particelle compaiono come conseguenze secondarie; sono perturbazioni localizzate delle entità primarie: i campi quantistici.

La materia ordinaria è una manifestazione secondaria che registra il livello di eccitazione di questo campo?

La luce stessa si presenta sempre in unità discrete di energia e viaggia portando unità discrete di quantità di moto. I campi quantistici riempiono tutto lo spazio e si vede che la loro energia è impacchettata in unità discrete: i fotoni. La luce viene deflessa dalla gravità (ma i fotoni non hanno massa) perchè i fotoni hanno un'energia non nulla, e la gravità attira energia.

f=mc^2/h le vibrazioni rappresentano particelle di diversa massa (ovvero i bit da cui emergono gli it).

Beh, per ora è tutto...

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