giovedì 15 luglio 2010

L'informazione sul mondo è quantizzata?

Eccomi con un nuovo post di riflessioni personali... naturalmente supportate da tante letture sull'argomento perchè di mio non sono certo un genio... :-) considerando le temperature proibitive di oggi è un miracolo che il mio netbook non si sia già fuso...

Non possiamo distinguere dal punto di vista operativo l'informazione dalla realtà. Quest'ultima è derivata e dipende dalle informazioni che riceviamo. Tutto può essere formulato nel linguaggio delle affermazioni logiche, in bit?

Se si ottiene un'informazione sulla traiettoria, la figura di interferenza sparisce; al contrario se l'esperimento è congeniato in modo tale da non registrare l'informazione sulla traiettoria, si ripresenta la figura di interferenza.Oggi sappiamo che questa alternativa è uno stato fisico fondamentale, non è possibile ottenere entrambe le cose contemporaneamente.

L'informazione in questo caso sembra svolgere un ruolo decisivo.


Inoltre l'effettivo comportamento della singola particella è lasciato al caso.
Se i sistemi che osserviamo diventano sempre più piccoli, la loro descrizione richiederà una quantità di informazione sempre minore. Dunque il quanto di luce che attraversa, ad esempio, una doppia fenditura può portare pochissime informazioni, o da quale fenditura passerà o se è presente una figura di interferenza sullo schermo. La scelta tra le alternative dipenderà da
come impostiamo l'esperimento. In entrambi i casi la particella non può però fornire ulteriori informazioni sulla posizione dello schermo in cui arriverà. Dunque questo evento deve avvenire in modo casuale. Questa informazione non può neanche essere nascosta, perchè sarebbe comunque un'informazione che la particella porta con sé. Il caso dunque si presenta perchè
l'avvenimento non ha alcuna causa, dato che il singolo quanto non può portare informazione sul punto dello schermo in cui arriverà. Il mondo in queste situazioni non è predeterminato in alcun modo. La particella, inoltre, prima di essere misurata non sembra avere proprietà definite, che fanno la loro comparsa solo con l'atto della misurazione. Questo significa che prima della misurazione le proprietà non sono fissate e non è corretto attribuirle ad un qualsiasi sistema quantistico, proprio perchè dipendono dal tipo di esperimento che decidiamo di eseguire. Due grandezze (ad esempio quantità di moto e posizione) si dicono complementari se non possono essere disponibili allo stesso tempo informazioni precise su entrambe. Non serve, ad esempio, che un osservatore prenda nota della traiettoria della particella: la sola possibilità di farlo basta a far scomparire la figura di interferenza. Finchè da qualsiasi parte sono disponibili informazioni sulla traiettoria la figura di interferenza non può essere definita.

Questa non influenzabilità del singolo evento e l'accordo di tutti gli osservatori sul risultato sono probabilmente gli indizzi più convincenti che esiste un mondo indipendente da noi.

Dopo l'interazione "entanglement" le due particelle smettono di essere oggetti singoli, ognuno con le sue proprietà ben definite. Ad esempio, ogni variazione del momento di una è strettamente legata ad una variazione del momento dell'altra. Successivamente, dopo la prima misurazione l'entanglement è interrotto. Ogni particella ha il suo stato ben definito. Da quel momento in poi le due particelle sono del tutto indipendenti, ed a parte i risultati della prima misurazione non ci sono correlazioni.

Se tra l'oscillazione di due onde c'è un rapporto fisso si parla di onde coerenti. E' però possibile che con il passare del tempo il nostro sistema fisico perda questa coerenza. Con l'osservazione disturbiamo il sistema, cambiando il rapporto fisso tra le onde che non riescono più ad annullarsi o rinforzarsi come prima. L'interferenza scompare, quando il sistema porta all'ambiente informazioni sul suo stato. Forse con un progresso tecnico negli esperimenti, come sembra, sarà possibile osservare la coerenza per oggetti non microscopici???
Decoerenza = perdita della capacità di interferenza a causa degli influssi dell'ambiente e quindi perdita delle sovrapposizioni quantistiche. Si può pensare che questa decoerenza sia tanto più forte quanto più grande è un sistema, dato che ha più possibilità di interagire con l'ambiente. Inoltre la decoerenza sarà tanto più forte quanto più alta è la temperatura di un sistema, infatti tanto maggiore è la radiazione di calore che emette.

L'idea secondo la quale il mondo ha certe sue proprietà fisiche definite, indipendenti da come le si osserva, non può essere considerata corretta...

See you space cowboy...

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